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mercoledì 25 luglio 2018

4 anni

Esattamente 4 anni fa iniziava la nostra avventura alla ricerca di una gravidanza.

Ricordo ancora come fosse adesso quando il pensiero che forse qualcosa che non andava si insinuò prepotente. Erano appena 3 mesi che avevamo iniziato a cercare una gravidanza, era aprile per l'esattezza; 3 mesi sono niente in termini di ricerca, oggi lo so, ma allora
che mi sembrava di essere circondata solo da donne incinte al primo, massimo secondo tentativo, furono abbastanza da mandarmi in paranoia.

Sesto senso? Presentimento?
Non saprei, fatto sta, che anticipai la visita di controllo con il ginecologo di allora, che rimandò eventuali approfondimenti a settembre non riscontrando nulla di evidente. Ancora più paranoie.

Il nostro percorso PMA è stato breve, ma intenso.
Quando cominciammo non avrei mai immaginato che un giorno, oggi, mi sarei trovata con una meravigliosa bimba di 2 anni e mezzo e un altro in arrivo, la prima gravidanza al primo tentativo di ICSI, la seconda piovuta dal cielo in modo naturale.
Siamo stati fortunati lo so, me lo ripeto ogni giorno ricordandomi quando piangevo sotto la doccia, quando mi convincevo che se non fossimo mai riusciti ad avere figli, la nostra vita di coppia avrebbe trovato un altro percorso, un'altra strada ugualmente appagante. Me lo ripetevo quotidianamente, seppure non ho mai smesso di voler essere mamma.

Ci ho sempre creduto, ma mai sperato devo dire.
Ci ho creduto anche quando, prima di tornare al centro per pianificare un secondo tentativo, mi sono detta ok, clinicamente non abbiamo niente, tentiamo altre strade nell'attesa che tocchi al noi al centro.
Credo di aver letto notte e giorno, ore intere. Ho deciso di intraprendere la strada alternativa, ho deciso di crederci ancora, ma in modo diverso. Ad oggi, posso dire di aver fatto bene, forse.

E' stato come vivere in una bolla temporale, anche se nelle bolle si pensa che tutto sia più attutito, più soft e che la percezione della realtà sia meno forte. No, non per noi.
Abbiamo sentito ogni giorno il dolore di quel figlio che non arrivava, seppure in modo diverso, con e senza lacrime. Ci siamo detti che a tutto c'è una spiegazione, ma ad oggi, non l'abbiamo ancora trovata. E no, non ho mai smesso di pensarci come dicono tanti, ci ho pensato comunque ogni giorno.
Ammetto che avendo già una bimba, il desiderio di un altro figlio è arrivato sì in modo prepotente, ma in modo diverso. Desiderio di altra maternità misto alla voglia di riscatto, di sentirmi anch'io "normale". Passatemi la parola, so che molte di voi capiranno cosa intendo.

Il mio pensiero va a tutte le aspiranti mamme, a tutti gli aspiranti genitori che ancora soffrono e sperano. La pma non si dimentica, non si dimentica la ricerca di una gravidanza.
A distanza di 4 anni io non l'ho fatto.
Auguro a ciascuno di voi di avere presto tra le braccia il vostro bimbo, che il vostro sogno si realizzi e che possiate riprendervi un po' della serenità persa durante la ricerca.

5 commenti:

  1. <3 grazie a nome di tutte quelle che stanno lottando per il sogno.
    Grazie perchè ci sono storia belle che vanno lette con amore.
    Grazie perchè usi sempre belle parole per raccontarci di te, di voi.
    Selia, vada come deve andare.. io ci credo, il mio traguardo si avvicina. Ci sono ancora un paio di curve a gomito, ma tra poco arrivo.
    E no, non dimenticherò neanche io le delusioni, i pianti, le punture e tutto il resto. Fanno parte di noi. Quasi 3 anni di ricerca, vissuti intensamente!

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  2. Non potrai mai dimenticarli.
    Questa ricerca ci ha reso più consapevoli di cosa voglia dire avere un figlio, perché tra la volontà di averne uno e il desiderio di amarlo è passato di tutto, tanti medici, tante lacrime e speranze e senza nessuna presunzione ritengo che ciò mi abbia reso molto più consapevole di ciò che stessi facendo.
    L'agopuntore al quale ci siamo rivolti per ottimizzare l'arrivo di questa seconda gravidanza mi ha detto che ammira dal profondo chi regge la pma, come coppia e come individuo, se non finisce per logorarti e distruggerti ti avvicina ad un passo dall'equilibrio perfetto.

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  3. Mi rivedo in tutto quello che hai scritto. La ricerca, il tempo che passa veloce, i pianti , la sofferenza... la PMA e’ una partita di calcio, in cui giochi in 9, su un campo bagnato, con la palla sgonfia, l’arbitro stronzo e così via... puoi vincere...ma e’ anche facile che perdi... poi arriva il giorno in cui giocherai con tutti i giocatori, con il sole con l’arbitro simpatico e allora può darsi che vincere non sia poi così difficile. Auguro di cuore a tutte di poter vincere la loro partita un giorno!!! ❤️

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  4. Il fatto che sia un po' la storia di tutti aiuta a sentirsi meno soli e sapere che ci sono storie come la mia, la tua è quella di tante altre dà la percezione di realtà ed è giusto raccontarle.
    È poi, per rimanere in tema, non si possono perdere tutte le partite, specie quando in campo c'è tanta voglia di vincere!

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  5. Ho letto e iniziato ad intonare
    "E negli occhi tuoi
    Voglia di vincere
    Un'estate
    Un'avventura in più.."
    Vabbè.. sempre di calcio parliamo, vero?

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