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mercoledì 13 dicembre 2017

Nella pancia di mamma è più facile

Topina si appresta a compiere due anni...già 2 anni, sembra ieri che facevo l'albero di Natale con la pancia enorme e mi chiedevo come sarebbe stato finalmente diventare mamma, se fosse nata in anticipo rispetto alla DPP, in ritardo e come sarebbe andato il tutto.
Mica potevo sapere che la piccoletta si sarebbe mostrata più tenace del previsto, così, giusto per onorare il corredo genetico di mamma e papà che di determinazione ne hanno da vendere (ahimè discutiamo perché siamo due cocciuti).
Lei si è fatta attendere, per mantener fede a tutto l'iter di attesa e speranza, è nata a 42 settimane ed ha fatto di tutto e di più per rimanere dentro la pancia oltre il tempo fisiologicamente ammesso.
Al corso pre-parto ci fecero una bella lezione sul ruolo del neonato al momento del parto, su tutto quello che fa per nascere...ecco, io posso fare lezione su tutto ciò che Topina ha cercato di fare per ritardare la sua uscita!

Ed è proprio su questa determinazione che abbiamo iniziato a costruire il nostro rapporto genitori- figlia, figlia-genitori; una bimba che ci ha sempre fatto capire quando era il momento per ogni cosa, ci ha fatto esclamare per molte cose "di già" e per altre "e tu quando?", una bimba meravigliosa, come tutti i bimbi per la propria mamma e che, mio malgrado, ho dovuto mandare al nido a 8 mesi.

E qui viene il punto.

Vista e considerata la sua determinazione ed il suo caratterino tosto, ho sempre pensato (e sperato!) che al nido non soffrisse troppo le normali dinamiche di condivisione e socializzazione con i coetanei.
E così è stato, addirittura la scorsa estate mi sono trovata a "salvare" la figlia coetanea di una coppia di amici dalla mia piccola gangster che voleva monopolizzare l'unico secchiello a disposizione dell'amichetta, lei che aveva per contro 380000 giochi da spiaggia urlando "Mio mio" ed io giù a spiegare che i giochi si condividono e non era giusto fare così.

Mi sono sempre sentita dire "beh, che vuoi, un po' carattere, un po' il nido, imparano a difendersi bene da soli fin da piccolini", tutto ok, salvo poi scoprire un paio di mesi fa che che Topina in realtà è diventata PIAGNONA!!!

Ebbene sì, la piccola gangster delle spiagge nostrane si è trasformata in una principessina indifesa e piagnona, che si fa strappare dalle mani tutto e piange accorata ed inconsolabile per ogni cosa.

Difficile gestire sta cosa qua, giacché ogni volta rimane senza fiato per piangere, esattamente come quando si fa male, un pianto di dolore che dura parecchio e che lascia stranita, nonostante cerchiamo sempre di consolarla sdrammatizzando.
Dulcis in fundo l'altro giorno è stata picchiata da un bambino con il quale stava giocando, sotto i nostri occhi, non siamo riusciti a parare prima che il bimbo alzasse le mani. Si è girato mezzo parco giochi per le urla (stavolta urla giuste, le aveva fatto male oltre che tolto i giochi) beh, mi sono sentita morire nel vederla in quella situazione, ho assistito alla sua prima ingiustizia.
L'ho vista piccola e indifesa, abbiamo cercato di consolarla senza compatirla troppo, nonostante stavolta abbia rimediato anche un bel bernoccolo in testa e nei suoi trascorsi da piccola gangster non abbia mai e poi mai alzato le mani. Gli altri genitori, che hanno anche loro assistito alla dinamica, sono rimasti di un'indifferenza imbarazzante, non hanno chiesto ne' scusa a Topina o a noi, ne' ripreso il figlio per aver alzato le mani. Figlio, che per quanto piccolo, sembrava abituato a confrontarsi così con i coetanei, visto che dopo 5 minuti ne ha picchiato un altro.

Ed io che riprendevo Topina qualche mese fa, solo perché gridava "è mio è mio".

Fatto sta, che da allora, mi interrogo continuamente sul fatto se abbia fatto bene male ad aver cercato di mitigare quel suo iniziale accenno di prepotenza, se in qualche modo sono responsabile di questa sua regressione o se come tutte le cose dei bimbi piccoli è solo una fase transitoria, se passerà o se anche al nido (dove io non vedo) la dinamica si ripete.

Indubbiamente il detto "figli piccoli guai piccoli" è verità assoluta, per quanto si tratti di sciocchezze, devo riconoscere che quando era più piccolina e meno indipendente tutto era più gestibile e meno faticoso.

E poi, inutile girarci attorno, da mamma è stato brutto assistere alla scena, vederla disperata non so bene se per la botta o per il torto, ti rendi conto che crescono, ma per te rimangono sempre piccoli ed indifesi.