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venerdì 11 maggio 2018

Quello che non pensi

Quello che non pensi è esattamente quello che accade ogni volta che sei distratto, ogni volta che pensi ad altro o ti sforzi di pensare ad altro.

Quello che non pensi è che tu, che ti sei imbattuta nel "fantastico" mondo della PMA, possa un giorno entrare da acqua e sapone e comprare un test di gravidanza, da fare tanto per escludere la più banale ed impossibile delle cause del ritardo.

Quello che non pensi è che appena fai quel test vedi comparire due nette linee rosse, che prima di quel giorno avevi visto solo nei film.

Quello che non pensi è che dopo tante lacrime certe cose possano accadere proprio a te, così, all'improvviso.

Quello che non pensi è che una volta che vedrai quelle due linee rosse, verrai assalita dal terrore, terrore di tutto, ancor prima della gioia.

Quello che non pensi è che un giorno tu, con una PMA alle spalle (ed una bimba grazie alle pma) avresti provato la sensazione di rimanere incinta come accade alla maggior parte delle donne e che avresti preso il telefono dicendo alla tua dottoressa "Cosa devo fare ora?"

Quello che non pensi è quello che accade.
La prima volta in assoluto in questi anni di ricerca che non ho creduto minimamente potesse accadere, la prima volta che ero rassegnata, la prima volta che continuavo a ripetermi che il ritardo era imputabile a tutto tranne a questo, la prima volta che non ho avuto ansia.

Perché sì, non riesco ancora a dirlo, ma il test dice positivo, le beta domani diranno il resto.

E poi...comunque andrà sono felice di averla provata sta sensazione qua, di sentirmi "normale", come chi rimane incinta naturalmente. Sì perché io, non ne ho mai fatto segreto, la PMA non l'ho mai metabolizzata, seppure mi ha regalato la gioia più grande. Non ci sono mai stata nella condizione di infertilità sine causa, non me la sono mai sentita addosso e seppure l'ho accettata una seconda volta non mi sono rassegnata.

Non so se questo dono è arrivato per restare con noi, se c'è veramente, se è tutto ok, ma so che gli stick hanno funzionato ed ancora di più tutte le preghiere.

giovedì 10 maggio 2018

5 giorni

E' uno di quei momenti in cui non mi sono mai trovata, fatta eccezione per il periodo dell'adolescenza: il ritardo del ciclo.

Lo aspettavo per domenica ed invece domenica sono iniziati solo dei dolori, classici dolori mestruali consueti ad intermittenza che ad oggi ancora non mi hanno abbandonato, facendomi pensare che siano in arrivo da un momento all'altro.

Non so cosa pensare, cioè so cosa vorrei non pensare, ma mi convinco che un ritardo ci può stare nella vita di una donna, anche nei cicli più precisi come il mio, che infondo ho solo finito di allattare a dicembre e quindi può essere tutto ancora in subbuglio.

Tentativi mirati, come ormai da parecchi mesi, fatti di stick canadesi + temperatura e un appuntamento fissato sul calendario ad ottobre per il nostro secondo percorso PMA.

Nel frattempo tutto tace, siamo a giovedì ed io non ho il coraggio di pensare nulla, non voglio cadere nella trappola della speranza, la stessa che ho avuto tante e tante volte.

Continuo solo a ripetermi che per noi non è impossibile come hanno detto i medici del centro a gennaio, ma molto difficile sì. Non ho il coraggio di parlarne con nessuno, non ho il coraggio di fare un test ed aspetto gli eventi, certa che da un momento all'altro la scorta formato convenienza dei Lines che ho acquistato due mesi fa circa verrà attaccata nuovamente.

venerdì 4 maggio 2018

Date importanti

Esattamente 3 anni fa a quest'ora ero in attesa al centro per il trasferimento della nostra unica blastocisti, quella che a detta del biologo era proprio "bella bella" subito dopo la fecondazione.
Quella blastocisti 9 mesi dopo è diventata la nostra Topina.
Ogni anno ricordo questa data con tanta commozione ed emozione.
Oggi iniziava ufficialmente il periodo più bello della mia vita, seppure il primo mese non fu roseo, prima l'attesa, poi quelle beta fiacche che quadruplicarono però velocemente, poi le perdite, la paura che non potesse andare come doveva.
Ed invece poco più di un mese dopo quel cuoricino che batteva nella mia pancia... Era amore ancora prima di sapere chi fosse, era amore già per quell'ammasso di cellule.
Non ho mai pianto tanto in vita mia quanto durante la pma.
Lacrime di ogni tipo, sconforto, disperazione, speranza, gioia.
Da quelle cellule è nata mia figlia e certe volte penso che se l'avessimo concepita come natura comanda non saremmo stati altrettanto bravi.

Auguro ad ognuna che ha intrapreso o intraprenderà un percorso pma, un 5 maggio  come il mio, ma soprattutto un meraviglioso epilogo come il mio (tranne un parto come il mio!!!)