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mercoledì 26 settembre 2018

Amici o nemici?

Quando abbiamo intrapreso il percorso della pma lo abbiamo fatto in compagnia di una coppia di amici.

Non immaginatevi esattamente qualcosa in stile gita fuori porta, ma piuttosto come un percorso condiviso, se non altro per emozioni e sensazioni, seppure con ovvie differenze.

Eravamo amici già da prima, vacanze, fine settimana e feste insieme, ma l'esperienza pma vissuta di pari passo, con un mese e mezzo di differenza ci ha unito di più. Fortunatamente anche per loro un bel bimbo al primo tentativo, quindi due bimbi praticamente compagni di pancia e di culla.

Siamo sempre stati consapevoli delle rispettive differenze, come coppie, come individui e dei relativi difetti, ma come l'amicizia insegna ci abbiamo sempre convissuto e ci siamo sempre rispettati.

Fin quando non è arrivata la mia gravidanza.

Un fulmine a ciel sereno nella vita di tutti, inclusa la nostra; seppur voluta, cercata e mirata era di fatto una possibilità remota, a tal punto che ad ottobre saremmo ritornati in ospedale per altro tentativo.
Anche per loro stessa scadenza, solo che nel frattempo, contrariamente al parere dei medici che avevano sconsigliato loro la ricerca di una gravidanza naturale ( a maggior ragione che hanno qualcosa congelato), ne hanno persi altri due, l'ultimo con tanto di intervento per salvare utero e tube.

In questi anni abbiamo condiviso tutto, pranzi, cene, risate e tante lacrime, ma questa mia gravidanza, per quanto annunciata con il dovuto tatto pare non essere stata accettata come il cuore vorrebbe.

A fine giugno affrontiamo un momento abbastanza difficile, niente di grave, ma particolarmente impegnativo dal punto di vista organizzativo, che richiede molte più energie di quante ne avessi in realtà giacché vomitavo h24 e faceva un caldo della miseria.
Il tutto si colloca appena dopo 10 giorni la fatidica notizia.

Zero interesse.
Zero parole.
Zero telefonate.
Zero messaggi.
Silenzio.

Impossibile non notarlo, proprio noi che per la prima volta durante quest'amicizia ci siamo trovati in difficoltà. I nostri figli andavano a scuola insieme, quindi ci si vedeva comunque ogni giorno.
Impossibile anche non "raffreddarsi" di conseguenza fa parte nostra, con tutta la delusione che ne consegue emotivamente parlando.

Certe cose non si possono chiedere, si fanno e dicono e basta, non si possono ne' pretendere e ne' recriminare, però la loro assenza in un'amicizia di vecchia data è stata di un certo peso.
Passata la botta iniziale abbiamo ragionato sul loro comportamento e non essendo accaduto altro, ci siamo detti che la "colpa" fosse di questa gravidanza.
Per carità non tutti reagiscono allo stesso modo e se allontanarsi da noi poteva farli soffrire meno, per quanto non lo capisco, l'ho rispettato.
Anche quando incontrati ad una festa, li abbiamo trovati particolarmente assenti e scostante e seppur con rammarico, abbiamo rispettato il loro bisogno di distanza.

Fin quando un messaggio, eh sì perché all'età nostra certe cose si dicono ancora con i messaggi, mi accusa di essere sparita. Inutile raccontare le mie parole di risposta, che nella massima educazione  sono state sincere e senza filtri.
Sentirsi dire che se avessimo avuto veramente bisogno di una parola o un gesto carino avremmo dovuto chiedere noi è stato peggio dell'indifferenza ricevuta.

Tristezza infinita, tanta delusione e rabbia, per aver investito tanto, umanamente parlando, in un rapporto che ha finito per deluderci e ferirci.

Ogni cosa bella nella vita è accompagnata sempre da qualcosa che cerca di offuscarne l'energia.

6 commenti:

  1. bah che dire capisco forse si siano allontanati per la gravidanza ma penso che un ami con la A maiuscola poi avrebbe chiarito non girato la frittata dando la colpa a te/voi

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    1. Puoi anche non chiarire, perché posso capire che chiarire su certe questioni intime è delicate non sia facile, però alla polemica e al rilancio di colpe non ci sto proprio!

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  2. Purtroppo sono situazioni veramente difficili. Anche io mi sono trovata in una situazioni simile...la mia amica e io abbiamo iniziato lo stesso anno con la pma lei è riuscita e io no. L'ho sempre sostenuta...non l'ho mai invidiata è venuto tutto naturale non mi sono mai sforzata. Quando io sono rimasta incinta di Gnocchetta in maniera naturale lei è stata contentissima...ma non si è mai interessata più di tanto. Vuoi perché lei aveva una bimba piccola, il lavoro e problemi con il marito...io nn ho mai forzato nulla...poi piano piano le cose si sono sistemate...ero io forse che mi aspettavo più partecipazione o forse lei troppo impegnata fatto sta che ora ci si rivede spesso...e tutto è tornato come prima... Selia io vi auguro di chiarirVi un giorno quando sarete pronte...se no pace...si vede che non doveva essere...

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  3. Che siano situazioni difficili è innegabile, lo è stato per me annunciare la gravidanza sapendo sarebbe stato un colpo per lei/loro, però c'è anche da dire che i cari amici dovrebbero essere fuori dal meccanismo di invidia, che per carità per qualcuno ci può stare. Per avere Topina abbiamo sofferto come è con loro e se questo bimbo è stato un dono di madre natura non può rappresentare il pretesto per sfogare la propria frustrazione per infertilità, è brutto.
    Poi come dicevo ad Ele sopra, un conto è allontanarsi e prendere distanze, un conto è cercare un contatto facendo polemica e tirando addosso le colpe agli altri. Queste sono quelle cose, che salvo miracoli, pregiudicano i rapporti in modo irreversibile!

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  4. che brutto :( mi dispiace molto leggere queste cose.
    io ho una situazione simile ma non c'entrano nulla le gravidanze. Avevamo questa coppia d'amici con cui siamo stati pappa e ciccia per oltre un anno e mezzo, anzi fino alla nascita di vittoria. andavamo a casa loro, in viaggio insieme, a cena e pranzo fuori...
    fatto sta che loro non hanno il minimo interesse per i bambini (e ci sta, non tutti sono uguali) ma se durante la gravidanza un minimo interesse c'era stato, dopo sono spariti! Non mi sono venuti a trovare in ospedale, al babyshower sono venuti appositamente a mano vuote perchè loro non fanno regali prima della nascita (ma lì in sede ho dovuto pagare a lei 40 euro di fiocco nascita non fatto nemmeno come avevo chiesto io); sono spariti nel nulla e non ci hanno chiesto come stavamo, o come stesse vittoria se non in rarissimi casi in cui ci siamo incontrati.
    una delusione su tutta la linea. e loro si professavano "grandi amici".

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  5. Cambiano i nomi, le situazioni, ma certa gente non ha un minimo di decenza e rispetto dei rapporti umani, quantomeno per educazione.
    Che tristezza Blue!

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